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Jakob Lorber
[cifr. “Grande
Evangelo di Giovanni” – vol.7 cap.18]
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L'importantissima
spiegazione circa i primi sette Spiriti di Dio.
(La spiegazione è fatta
dall’arcangelo Raphael in un momento collocato
durante i tre anni di insegnamento di Gesù in un colloquio con Lazzaro)
1. Disse Raphael: «Questa è solo un’immagine corrispondente proprio di ciò che io ti ho comunicato una volta sulla Creazione, o successiva formazione di un intero corpo mondiale.
2. I grandi primordiali Spiriti creati sono per l’appunto i Pensieri in Dio e le Idee derivanti da questi.
3. Sotto il mistico numero sette viene inteso il perfetto primordiale Divino e simile a Dio in ogni Pensiero proveniente da Lui e in ogni Idea da Lui concepita e messa fuori come da Sé.
4. Il primo in Dio è l’Amore. Questo si può trovare in tutte le cose create; senza di lui, infatti, nessuna cosa sarebbe possibile.
5.
Il secondo è
6. Il terzo, che proviene dall’Amore e dalla Sapienza, è l’attiva Volontà di Dio. Solo attraverso di lei gli esseri pensati ricevono una realtà, che essi poi sono ed esistono, – altrimenti tutti i Pensieri e le Idee di Dio sarebbero proprio ciò che sono i tuoi vuoti pensieri ed idee che non vengono mai messi in opera.
7. Il quarto, che proviene nuovamente dai tre, è e si chiama Ordine. Senza quest’Ordine nessun essere poteva avere una qualche forma durevole e continua, e quindi anche mai un determinato scopo. Se tu, infatti, metti un bue davanti all’aratro, ed esso mutasse la sua forma e il suo aspetto, per esempio in quello di un pesce o di un uccello, allora raggiungeresti col bue uno scopo? Oppure se tu volessi mangiare un frutto, ed esso davanti alla bocca diventasse un sasso, a che cosa ti servirebbe il frutto? Oppure se tu andassi da qualche parte su una solida strada, e la strada diventasse acqua sotto i piedi, ti servirebbe a qualcosa la strada, perfino la più solida? Vedi, tutto ciò e innumerevoli altre cose sono impedite dal divino Ordine, quale quarto Spirito di Dio!
8. Il quinto Spirito di Dio però si chiama Serietà divina, senza la quale nessuna cosa sarebbe possibile come qualcosa di esistente, poiché esso equivale all’eterna Verità in Dio, e questo Spirito soltanto dà a tutti gli esseri la vera consistenza, la riproduzione, la crescita e la perfezione finale. Senza tale Spirito in Dio le cose andrebbero ancora molto male per tutti gli esseri. Essi sarebbero come le formazioni della fata morgana, le quali sembrano di essere qualcosa fino a quando sono da vedere; ma solo troppo presto le condizioni che le hanno prodotte si cambiano, perché in loro non c’è nessuna serietà, e le belle e prodigiose formazioni si dileguano nel nulla! Esse sono certamente anche molto ben ordinate a vedersi, ma poiché alla base di ciò che le producono non c’è nessuna serietà, esse non sono altro che formazioni vuote ed estremamente fugaci, così che è impossibile possano avere una consistenza.
9. Vedi, qui abbiamo ora già i cinque grandi Spiriti primordiali di Dio, e vogliamo passare ancora agli ultimi due, e così ascoltami oltre!
10. Dove sono presenti il sommo Amore, la somma Sapienza, l’onnipotente Volontà, il perfettissimo Ordine e l’immutabile solidissima Serietà, allora deve essere certo presente anche la somma ed eternamente mai raggiungibile Pazienza; senza di lei, infatti, tutto dovrebbe precipitare ed alla fine passare in un inestricabile Caos degli antichi sapienti.
11. Quando un costruttore edile costruisce una casa, allora egli, accanto alle sue altre caratteristiche indispensabili per questo, non deve tralasciare neppure la pazienza. Se questa, infatti, a lui manca, allora – credimi – non se la caverà mai con la sua casa.
12. Io
ti dico: se Dio non avesse questo Spirito, già da tempo infinitamente lungo
nessun Sole illuminerebbe una Terra nell’infinitissimo
Spazio, e nel mondo degli spiriti sembrerebbe del tutto strano, completamente
senza esseri!
13. Ora se noi anche sbagliamo, in qualche modo, e con ciò ci
esponiamo chiaramente alla distruttiva maledizione dell’Amore, della Sapienza,
della Volontà di Dio, cui fa seguito chiaramente
14. La divina Pazienza, con i precedenti cinque Spiriti in Dio, certamente creerebbe sui corpi mondiali un uomo o anche molti uomini in quantità innumerevole, ed anche continuerebbe a conservarli; ma allora un uomo, o anche la quantità innumerevole degli uomini, continuerebbe a vivere per un tempo infinito nella pesante carne, e di una liberazione finale dell’anima dai legacci della materia non si parlerebbe per tempi eterni. Nello stesso tempo, animali, piante e uomini si moltiplicherebbero in continuazione, ed alla fine abiterebbero in tal numero così strettamente stipati su un corpo mondiale dallo spazio limitato che uno non potrebbe più evitare l’altro. Solo questo è però da comprendere, se un corpo mondiale riuscisse, sotto l’azione dell’infinita Pazienza divina, a maturare a tal punto da poter ancora sostenere e nutrire piante, animali e uomini. Sì, con gli esclusivi sei Spiriti che ti ho fatto conoscere finora, andrebbe infinitamente lento perfino con la creazione di un mondo materiale, e ci sarebbe molto da dubitare che un mondo venisse alla luce materialmente.
15. Ma
16. Questo
settimo Spirito in Dio causò poi anche che Dio stesso prendesse la carne, per liberare
con ciò tutti gli spiriti prigionieri dai duri legacci del necessario Giudizio
della materia nel più breve tempo possibile. Per tale ragione questa Sua Opera
–
17. Ed
ora vedi, questi sono i sette Spiriti di Dio da te incompresi, e tutto il
Creato, provenendo dai sette Spiriti di Dio, corrisponde in tutto ed in ognuno
a questi sette Spiriti di Dio e li racchiude in sé. E
(
Amore – Sapienza – Volontà – Ordine – Serietà – Pazienza – Misericordia )
[inizio]