Commento
al dettato tratto da: “Dieci
piccoli mattoni”
di A.Wolf
Una delle donne al seguito di Gesù, oggetto delle considerazioni più introverse, su cui i posteri sulla sua origine hanno sempre lasciato spazi ad ampie interpretazioni personalissime sulla sua vera essenza prima della conversione. L’episodio della sua mancata lapidazione fa certamente sorridere chi è pronto a puntare il dito – sempre – sulle vittime, giudicando senza conoscere, senza neppure domandarsi quali sono le più elementari norme che regolano l’essenza un giudizio. E’ come è facile giudicare nel proprio intimo, lasciandosi sedurre dallo spirito dell’iniquità che vorrebbe - mentre è preda del desiderio fino a quello della passione non corrisposta – farsi giustizia da solo.
Da sempre, chi ha un po’ di potere, magari con conoscenze elevate che possono concedergli la soddisfazione della vendetta - quasi sempre impropria - si adopera a realizzare i suoi propositi, dimenticando che c’è una Legge superiore, divina, che prima o poi pareggia i conti.
Qui in questa nuova parola si scopre come un ingiustizia non poteva essere perpetrata a pochi passi dal Maestro. Il Tempio – già vittima della sua abbarbicata superbia – giudica secondo le aspettative mondane. Non c’è più nulla che lega i suoi sacerdoti (prezzolati) alle Leggi ricevute da Mosè. Maria di Màgdala non è una prostituta, nel vero senso della parola, solo un po’ inconsapevole della leggerezza con cui troppo facilmente tiene aperta la sua casa in cambio di ‘innocenti’ regalini. Né si accorge quanto troppo facilmente si conceda di sciogliere certi e santi ‘legacci’ bollati in ciascuno di noi, che invece la santa Dottrina imporrebbe ben saldi, per controbilanciare la spinta a cedere alle tentazioni di questo mondo. La moralità non è un elemento da prendere troppo alla leggera…!
Ma davanti al Maestro, al giovane Gesù, a Maria basta un solo sguardo perché il falso specchio del perbenismo esteriore si frantumasse e riesumasse il grigiore dell’interiore sporcato dalle abitudini che non potevano essere giustificati di fronte alla Legge.
La Maddalena viene salvata prima che scivoli nelle cose del mondo e, subito, col suo amore, diventa parte della schiera, lei, non ultima, ma la più innamorata tra tutte, alla quale le sarà concesso di stare sul Calvario insieme a Maria la Madre di Gesù, e Maria di Cleopha madre di Giacomo e Giuseppe, e poi alla deposizione dalla croce e davanti al sepolcro vuoto con l’angelo. Ma – la prima – ad aver visto il Signore dopo la Sua resurrezione.
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